Katia Marilungo

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GRAVIDANZA E PSICOLOGIA PERINATALE

DI SEGUITO UN MIO ARTICOLO PUBBLICATO NELLA RIVISTA “SENZAETA'” DIRETTA DA PAOLO CREPET.

Fasi psicologiche della gravidanza

La gravidanza, oltre ad implicare degli evidenti cambiamenti fisici, porta con se anche altrettanti numerosi cambiamenti psicologi affinché il corpo della madre possa gradualmente prepararsi ad accogliere un corpicino che cresce e modificarsi per aiutarne la nascita e che sono da considerarsi propedeutici a farle assumere il ruolo di madre amorevole. Durante i nove mesi di gravidanza la donna attraversa varie fasi psicologiche.

 

I primi 3 mesi sono caratterizzati a livello psicologico dall’ansia che ci possa essere un’interruzione di gravidanza, a causa della mancanza di segnali dal corpo che possano far sentire la vitalità del bambino.
Vi sono poi le preoccupazioni circa lo stato di salute del proprio bambino o che il bambino cresca nel modo adeguato, che non abbia malattie genetiche, malformazioni o altre patologie.

 

Il secondo trimestre è caratterizzato da un notevole mutamento nella psicologia materna; a contribuire a ciò è la percezione dei movimenti del feto all’interno del proprio corpo che finalmente lo rendono “vivo e reale”. È a questo punto che inizia il vero rapporto madre-bambino fatto di scambi e di percezioni, cioè che rende simbiotico il rapporto psicologico tra i due e viene coinvolto anche il padre, nel momento in cui i movimenti iniziano ad essere percepibili anche dall’esterno. Questi primi movimenti creano quel legame che mai si dissolverà tra madre e figlio.

 

L’ultimo trimestre è caratterizzato dall’ attesa; attesa del parto e dell’incontro con il proprio figlio. Durante la gravidanza i genitori si sono fatti le loro fantasie sul “bambino immaginario” che con la nascita verranno cancellate che per dar spazio al loro “bambino reale”, che nella maggior parte dei casi sarà diverso da quello che avevano immaginato.
per quanto riguarda l’avvicinarsi del parto, il corpo della donna diventa sempre più “ingombrante”, la fatica fisica si fa sentire e lo stato d’animo della donna può essere caratterizzato d ansia e preoccupazione per il travaglio e il parto. Mentre molte donne vivono questa attesa con naturalezza e come parte fisiologicamente integrante del processo, altre donne soffrono di una vera e propria ansia all’idea di provare dolore, perdere il controllo del proprio corpo, essere ospedalizzate o provano paura all’idea che il proprio corpo possa essere trasformato o lacerato in modo irreversibile.

 

La Psicologia Perinatale

 

Da qui nasce l’importanze della psicologia perinatale, che principalmente si occupa di promuovere e tutelare la salute della mamma e del bambino nel periodo intorno alla nascita, dedicando la massima attenzione a tutto ciò che ruota intorno a concepimento, gravidanza, parto e allattamento fin dai primi mesi di vita del neonato per proteggere questa fase di vita della mamma, del bambino e di tutta la famiglia.

Le attività dello psicologo perinatale si svolgono dal concepimento al primo anno di vita del bambino, soprattutto dando molta importanza alla prospettiva di continuità fra la gravidanza e il post-parto, al fine di agevolare l’adattamento reattivo a tutti i cambiamenti che questi eventi portano con sé.

 

 

 

Gli obiettivi su cui è necessario lavorare sono la tutela del benessere della donna, del bambino e di tutta la famiglia anche attraverso incontri di gruppo sia in gravidanza, che nel post-parto, aperti a tutti i membri della famiglia, per garantire la continuità dell’assistenza, condividere le esperienze, favorire il confronto e la diffusione di informazioni attinenti al periodo primale, che aiutino a compiere scelte autonome e consapevoli.

 

 

“La cosa più bella nei bambini è il ricordo della notte in cui li abbiamo fatti.” (Goethe)

 

“All’inizio della vita l’essere accarezzato, abbracciato e coccolato, rende sensibili le varie parti del corpo del bambino.
 Lo aiuta a costruire un’immagine corporea sana e promuove lo sviluppo dell’amore attraverso il rafforzamento del legame tra il piccolo e sua madre”
 (Anna Freud)

 

 

Dr.ssa Katia Marilungo

Psicologa-psicoterapeuta-ipnotista- esperta EMDR

Consigliere Segretario Ordine Psicologi Regione Marche

About the author
Katia Marilungo
Sono la Dott.ssa Katia Marilungo, Psicologa-Psicoterapeuta, Ipnotista, Psiconcologa e formata nell'utilizzo della Tecnica EMDR. Attiva dal 2003, ho maturato notevoli esperienze formative e professionali spaziando i vari ambiti di interesse clinico e non. Mi occupo di infanzia, adolescenza, individui, coppie, famiglia e gruppi.

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